Scheda n. 10327

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Del s.re Marco Marazzoli

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Marazzoli, Marco (1602/5-1662)

Fa parte di

[Cantate] (n. 10209/3)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 25-36v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Paton 1977/78: p. 829

Descrizione analitica

1.1: (aria, fa maggiore, c-3/2)
Rivo in te sempre corrente
2.1: (arietta, fa maggiore, c)
Ma se pur sei tu pietoso
3.1: (recitativo, c)
Raccontagli come
4.1: (arietta, do minore, 3)
Tirsi diletto
5.1: (recitativo, c)
E' vero ahi troppo è vero
6.1: (recitativo-arioso, fa maggiore, c-3)
Apena finì Filli infedele
7.1: (aria, si♭ maggiore, 3)
Così mi moro
8.1: (recitativo-arioso, fa maggiore, c)
Ahi rio ahi rio à dio

Trascrizione del testo poetico

Rivo in te sempre corrente
Mira ohimè che ne la sorte
Io son fatta a te consorte
Per (…) quest’alma rapita
Nell’oblio della sua vita
Se ne corre ogn’hor dolente.

Ma se pur sei tu pietoso
In mirar di questo core
La ferita el dolore
Prendi meco qui riposo
Poi corri e dì alle spume
Più torbide del mare
Che de li pianti miei non son più amare.

Raccontagli come
Filli stella da mie luci adorata
Benché d’influssi fatali al mio mal
Sempre ostinata
Al sol nascente
Di questo giorno
A l’ombra fatal
Di questo Pino
Sovra la rena
Di questa riva
Col suo dito
Scrisse così.

Tirsi diletto
Del mio petto
Non voglio amore
D’altro pastore.

È vero ahi troppo è vero
Ch’a sì debili sogni
Non doveva sì tosto
Apoggiar la sua fé l’anima mia
Fidarsi a un lieve cenno ahi ch’è follia.

Apena finì Filli infedele
Ch’al primo fiato d’austro crudele
Tutto suoni.
L’impressa spene
In quelle arene
Più non si vede
Già volge il piede
Filli pentita
E mentre aita
Chiedo al tormento
Porta seco mie gridi al par del vento.

Così mi moro
Senza il tesoro
Che tolse il piè
Ma vuole amore
Che questo core
Non pera già
Perch’io mora ogn’hor
Più viver mi fa.

Ah rio ahi rio a dio
Posso languire
Ma ’l duolo mio
Non già ridire
E se poteo
Canoro Orfeo
Fermar dell’Ebro
L’onde vaganti
Io co’ miei pianti
A’i flutti tuoi
Raddoppio il corso
E per seguirti
Diventar nuovo Alfeo quasi desio
Ah rio ah rio a dio
Va corri e dì alle spume
Più torbide del mare
Che de li pianti miei non son più amare.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms. 2466.3

Scheda a cura di Biancamaria Bigongiali
Ultima modifica: